giovedì 7 luglio 2011

Inquinamento lago d'Iseo: per colpa dei nostri politici in arrivo una pioggia di multe dall'UE

Fonte : www.bresciapoint.it  7 luglio 2011 di Dario Balotta
La goletta dei laghi si è conclusa domenica scorsa con la prevista conferma di importanti località (Pisogne, Sarnico,Costa Volpino, Tavernola e Castro) pesantemente inquinati in particolare nella foce dell’Oglio e del torrente Borlezza.
Ma oltre al danno ambientale si avvicina il tempo delle pesanti sanzioni europee allo Stato italiano per non aver rispettato la normativa sulla depurazione delle acque del 1998.
Fino ad ora gli amministratori locali interessati avevano fatto tutti spallucce di fronte alla apertura di una procedura di infrazione della UE per la grave carenza dei sistemi di depurazione delle acque in molti comuni italiani. Ma è imminente la sentenza della corte di Giustizia Europea e la Lombardia è la regione più colpita d’Italia con 491 comuni interessati. Secondo stime il Lombardia vanno realizzati interventi infrastrutturali dal costo complessivo di circa 2 miliardi.
“Grazie alla lungimiranza dei sindaci della Valle Camonica i bresciani pagheranno tre volte la loro insipienza amministrativa. Una prima volta per il danno ambientale e di immagine che la valle camuna ed in particolare il lago d’Iseo hanno subito, una seconda per la sanzione amministrativa che la provincia dovrà pagare ed ora perché dovranno realizzare i depuratori e le opere fognarie a costi triplicati rispetto a venti anni fa.”
I comuni interessati che immettono le loro acque inquinate nel logo d’Iseo sono Darfo Boario Terme, Edolo, Bienno, Malonno, Capo di Ponte, Angolo terme.
Le sanzioni andranno dai 10 ai 20 milioni di euro per Comune più 200mila euro al giorno dal momento (imminente) della sentenza della Corte di Giustizia europea fino alla soluzione del problema. L’Europa tecnicamente sanziona l’Italia per l’assenza di depurazione delle acque e la carenza di reti fognarie. L’Italia a sua volta scarica il problema alle regioni e le regioni a sua volta si rivalgono sulle provincie.
In questa fase di crisi economica, con il pagamento delle pesanti sanzioni previste dalla UE, verranno sottratte risorse importanti alla tutela ambientale, allo sviluppo economico, ai trasporti ed ai servizi sociali.

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