venerdì 22 aprile 2011

Motoparking invadente: il caso finisce in tribunale - E i residenti ora snobbano l'operazione controversa



MONTISOLA. Secondo i privati il parcheggio di Peschiera Maraglio ha superato l'altezza prevista
Motoparking invadente: il caso finisce in tribunale
Giuseppe Zani
«Ci sentiamo traditi dal Comune: la struttura oscura la vista lago e deprezza le nostre abitazioni che diventeranno camere a gas»

Approda in Tribunale, il parcheggio coperto per moto in fase di ultimazione a Peschiera Maraglio, a Montisola. A citare in giudizio l'Amministrazione municipale sono stati in questi giorni i fratelli Daniela, Adriano e Chiara Archetti, residenti con le rispettive famiglie in tre abitazioni che, sorgendo a pochi metri dalla riva, godevano di uno splendido panorama finchè il parcheggio in questione non l'ha in parte coperto.
TRE ABITAZIONI CHE, secondo i ricorrenti, hanno perso non poco del valore iniziale perchè, oltre ad avere parzialmente preclusa la vista del lago, si troveranno il rumore e i fumi di scooter e motocicli giusto fuori dell'uscio d'ingresso e delle finestre.
«SAPEVAMO che la realizzazione del parcheggio era in programma: ma non appena ci siamo fatti sentire, l'Amministrazione comunale ci ha giurato e spergiurato che il manufatto non avrebbe superato l'altezza del muretto della stradina pedonale che corre qui davanti- racconta la signora Daniela-. E invece il parcheggio è continuato a salire, nonostante fossimo tornati più volte alla carica: due piani fuori terra, per un'altezza di 6 metri. Nemmeno la distanza dalla nostra proprietà hanno rispettato: la struttura, un'opera di capenteria metallica, si trova a 6,33 metri anzichè ai 10 di legge. Fuori della porta di casa, praticamente. Facile poi immaginare il rimbombo che faranno i ciclomotori condotti su e giù per le rampe d'accesso e d'uscita. La qualità della nostra vita, ovvio, non sarà più la stessa».
GIÀ, MA L'OPERA È QUASI terminata. Manca solo l'intervento di mascheratura prescritto dalla Sovrintendenza ai Beni ambientali e architettonici e commissionato all'artista camuna Franca Ghitti: un intervento per il quale si sta cercando di reperire la copertura finanziaria di 170 mila euro.
«Vero, ci siamo mossi in ritardo: lo stesso nostro avvocato ci ha un po' rimproverato per questo- continua Daniela Archetti-. Ma noi siamo stati in fiducia, non avremmo mai voluto adire le vie legali. Adesso abbiamo chiesto al giudice un provvedimento d'urgenza: non avevamo scelta».
La cosa assurda, a sentire Daniela, è che la costruzione del parcheggio in parola non risolve il problema di ricoverare al coperto gli scooter dei 350 pendolari motorizzati che gravitano su Peschiera Maraglio: dentro i posti sono soltanto 114. «E poi c'erano collocazioni e soluzioni alternative, purchè le si cercasse- conclude Daniela Archetti-. Solo che la maggioranza consiliare, attaccata duramente e ripetutamente dall'opposizione, ne ha fatto una questione di puntiglio. Noi, nostro malgrado, ci siamo trovati nel mezzo. Il guaio è che le Amministrazioni cambiano ma le brutture restano». Dal Comune nessun commento: la procedura - nonostante la levata di scudi degli ambientalisti - ha del resto ha seguito l'iter autorizzativo previsto dalla legge. Legge invocata ora dai privati che si ritengono danneggiati.


E i residenti ora snobbano l'operazione controversa



Se prima dell'avvio dei lavori la maggioranza dei cittadini residenti a Montisola era favorevole alla costruzione dei due parcheggi coperti per motocicli a Peschiera Maraglio e Carzano (114 posti il primo, 47 il secondo, per un investimento complessivo stimato in 1.030.000 di euro), adesso comincia ad affiorare qualche dubbio.
E' QUANTO EMERGE almeno dai risultati di un sondaggio commissionato da Legambiente Basso Sebino a Linetech, una società di ricerca con sedi a Milano e Torino.
L'agenzia demoscopica ha Intervistato al telefono, tra il 10 e il 20 aprile, 118 residenti, per un campione che si aggira dunque attorno al 7 % del totale. «Ritiene di essere stato informato in merito ai due nuovi parcheggi?». al quesito ha risposto «sì» il 35%, mentre per il 60% l'informazione è stata scarsa o nulla.
Quanto alle caratteristiche del paesaggio isolano, il 68% pensa che non vengano rispettate (20% poco, 48% per nulla), il 19% invece in qualche modo sì (12% abbastanza, il 7% molto).
Il 41% reputa che le localizzazioni scelte siano ottimali dal punto di vista della funzionalità (20% molto, 21% abbastanza), il 41% invece per nulla e l'8% poco. Un problema avere le moto allo scoperto? Il 46% ha risposto di no, il 54% di sì. Di questo 54%, tuttavia, l'84% ritiene che i parcheggi a Peschiera Maraglio e Carzano non risolveranno il problema, il 5% invece sì. I soldi investiti nei parcheggi coperti potevano essere impiegati meglio e altrove? Sì per il 55%, no per il 30%; incerto il 15%.
«Anche alla luce dei risultati di questo sondaggio serve un ripensamento- insiste Dario Balotta, presidente di Legambiente Basso Sebino-. Sarebbero bastate due semplici tettoie in legno per risolvere un problema peraltro neppure troppo sentito dalla gente ed evitare di deturpare uno degli scorci più suggestivi dell'isola. G.Z.

Venerdì 22 Aprile 2011 PROVINCIA, pagina 17

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