sabato 27 novembre 2010

SULL'OFFICINA DEI LOCOMOTORI SPIRANO VENTI DI INCERTEZZA

Bresciaoggi, Sabato 27 Novembre 2010
ISEO. Il primo cittadino rassicura i trenta addetti mentre Legambiente critica la gestione della tratta Brescia-Edolo: Sull'officina dei locomotori spirano venti di incertezza
Quell'area non cambieràdestinazione:i proprietari sono avvertiti
Giuseppe Zani
In vista della nascita della nuova holding ferroviaria rispunta l'ipotesi di chiusura del sito di manutenzioneRICCARDO VENCHIARUTTI

Una suggestiva immagine delle officine di manutenzione dei convogli ferroviari di Iseo
L'officina ex Snft di Iseo è destinata a chiudere e i suoi 30 addetti a trasferirsi altrove? La voce di una possibile delocalizzazione gira da qualche giorno nel capoluogo sebino. E ha pure trovato una eco in municipio. Non è la prima volta che succede. La differenza stavolta è che sta cambiando il quadro di riferimento generale: non è più soltanto provinciale, ma regionale. In effetti, entro marzo si costituirà una società, Trenitalia-LeNord (Tln), che dal 2009 si comporta come se fosse già nata - pur essendo solo una joint-venture fra Trenitalia e la holding Ferrovie Nord Milano- e gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia dopo aver preso in affitto i due rami d'azienda «Trenitalia regionale» e «Le Nord». Amministratore delegato della Tln è Giuseppe Biesuz, che è pure direttore generale della holding Fnm. Una delle ipotesi di riassetto sul suo tavolo, stando ai «rumors» di ambienti sindacali e istituzionali, è che la manutenzione dei convogli in servizio sulla Brescia-Iseo-Edolo sia trasferita all'officina diesel di Trenitalia a Cremona. Un'eventualità presa in considerazione nonostante si preveda che da aprile comincino ad arrivare a Iseo gli 8 treni Stadler commissionati per 25 milioni di euro all'omonima società svizzera. L'area su cui sorgono i capannoni dell'officina ex Snft, i magazzini e il deposito di locomotori e carrozze a Iseo è per la maggior parte della holding Fnm. Un sito che, definito «strategico» negli strumenti urbanistici iseani, compreso il redigendo Piano di gestione del territorio, può far gola a più di una cordata di investitori. E' il tema che si è affrontato nell'incontro convocato nei giorni scorsi in municipio tra l'Amministrazione comunale e i sindacati più rappresentativi dei ferrovieri. «TEMEVANO FOSSIMO orientati a consentirvi quote consistenti di residenze- racconta il sindaco Riccardo Venchiarutti-. La nostra risposta è stata che nel nuovo Prg la destinazione d'uso di quell'area rimarrà invariata». Niente speculazioni immobiliari, insomma. Sul versante più propriamente aziendale, a sentire Dario Balotta, esperto di trasporti per Legambiente, prima di considerare eventuali spostamenti dell'officina, bisogna valutare a fondo quale ruolo può giocare la ferrovia: solo rilanciandola alla grande, in altre parole, si difende il posto di lavoro a Iseo.«Siamo scontentissimI come è gestita la Brescia-Edolo: la media annua di passeggeri sulla linea è inchiodata da tempo a 1.350.000 - dice Balotta -. L'offerta sul tronco Iseo-Rovato, poi, ha orari sfasati rispetto alle coincidenze per Milano e Venezia, ed è minata dalla concorrenza degli autobus al servizio degli studenti. I convogli merci, infine, sono ridotti al lumicino». EPPURE, PER RESTARE alle merci, secondo Balotta ci sono due grandi fabbriche, la Lucchini di Lovere e il Gruppo Sacci di Tavernola, che sarebbero ben disposte a far viaggiare i loro prodotti su chiatte per lago e poi su binari. «Due fabbriche servite in entrata e uscita da 240 Tir al giorno: al loro posto, sempre ogni giorno, si potrebbero allestire 16 treni» esemplifica Balotta.




Nessun commento:

Posta un commento