giovedì 11 novembre 2010

Concorrenza su binari, debutta Arenaways

TORINO - E' un percorso a ostacoli sui binari della Torino-Milano quello di Arenaways, prima azienda privata che prova a spezzare il monopolio delle Ferrovie. Lunedi' prossimo il primo treno viaggera', nonostante l'ultimo stop arrivato dell'Ufficio per la Regolazione dei Servizi Ferroviari che vieta le fermate intermedie tra i due capoluoghi perche' non vi sia ''interferenza alcuna con i servizi per i quali e' previsto un contributo pubblico''.
''Questa decisone e' folle, assurda e rappresenta un grave danno per tutto il sistema Piemonte. E' un'opportunita' di scelta negata ai viaggiatori, negativa anche per l'azienda che in questo modo vede rallentare lo sviluppo di un'attivita' che avrebbe creato ulteriori nuovi posti di lavoro'', osserva Giuseppe Arena, amministratore delegato di Arenaways, che incontra i giornalisti in una conferenza stampa 'itinerante' a bordo del treno.
''Comunque finalmente possiamo partire, ogni volta inventavano qualcosa per non farci iniziare. Diamo fastidio anche alla Regione a cui da luglio chiediamo un incontro senza ottenerlo. Si parla tanto di liberalizzazioni, ma poi nessuno le vuole'', polemizza Arena.
''Non abbiamo mai sostenuto che l'entrata in servizio di Arenaways avrebbe ostacolato Trenitalia. Il nostro interesse e' sempre stato in primo luogo rivolto alla tutela degli utenti del servizio di trasporto pubblico, in particolar modo i pendolari'', replica Barbara Bonino, assessore regionale ai Trasporti. Concorda con Arena invece Dario Balotta, dell'Osservatorio nazionale liberalizzazioni nei trasporti: ''E' necessario - afferma - costruire un'Authority dei trasporti che tuteli la concorrenza nel settore e introduca regole di separazione degli interessi tra la rete ferroviaria italiana e le aziende di trasporto ferroviario. Cio' per evitare barriere all'ingresso e l'impossibilita' di sviluppare nuovi servizi''.
Giovedì Arenaways avviera' quindi la vendita dei biglietti, che potranno essere acquistati on line o presso i rivenditori autorizzati. Si potranno comprare anche a bordo e senza sovrapprezzo e sono previsti a partire da 30 minuti di ritardo, anche se questo fosse stato causato da problemi delle infrastrutture. di Amalia Angotti


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