sabato 13 novembre 2010

Batosta sul trasporto pubblico

Fonte : www.bresciaoggi.it
FINANZA LOCALE. I tagli nazionali faranno sentire i loro effetti a partire dal prossimo 1°gennaio. Legambiente contesta le nuove tariffe regionali per bus e treni Balotta: «Così non si fa altro che dirottare i pendolari sulle auto»

Brescia. Cresce il costo dei biglietti di autobus e treni. Le nuove tariffe deliberate dalla Giunta regionale registrano aumenti del 20 per cento degli abbonamenti mensili, e del 30 per cento delle corse semplici di treni e autobus.
Legambiente mette nero su bianco gli effetti dei rincari su alcune linee di bus e treni, dando subito voce alla protesta dei pendolari: «L'incremento delle tariffe spingerà una quota di pendolari, che normalmente viaggiano in treno o in autobus, a riprendere l'automobile - lamenta Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia - aumentando così inquinamento e congestione stradale. Problemi che la Regione dice di voler combattere, ma che di fatto favorisce».
I tagli del Governo ai contributi previsti per il trasporto locale si faranno sentire dal prossimo 1°gennaio, ma l'associazione ambientalista non rinuncia a coinvolgere nelle critiche la Regione colpevole di non aver «mai gestito con efficacia trasporti pubblici relegati in coda alle classifiche delle grandi regioni europee. Adesso poi che la Regione controlla la società unica ferroviaria Tln - insiste Balotta - assistiamo a tagli e aumenti i quali, anziché essere selettivi e spingere il sistema verso una integrazione dei servizi, facili coincidenze e biglietto unico (treno-autobus), non migliorano le prestazioni e allontanano l'utenza».
La manovra di circa 200 milioni, riguardante il trasporto locale prevede nel 2010 un taglio di 45 milioni per le autolinee, mentre 98 verrebbero riassorbiti dall'aumento delle tariffe e 51 si spalmerebbero su tutte le aziende, attraverso una riduzione di costi aziendali obbligatori. Si tratterà di valutare gli effetti di questa riorganizzazione che potrebbe anche tradursi in un taglio delle corse. «Prima di tagliare arbitrariamente - ammonisce però Balotta - il trasporto locale, sarebbe meglio ridurre le spese superflue di altri comparti regionali e rivedere i megaprogrammi stradali come la Brebemi e la Tem, il cui bisogno è direttamente proporzionale alle già gravi carenze del trasporto pubblico».

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