domenica 11 gennaio 2009

No Brebemi, sì Pedemontana

Giornale di Brescia, 11/01/2009

«No Brebemi, sì Pedemontana»

Legambiente: la Direttissima Brescia-Milano non è un'opera strategica

«L'aggettivo strategica riferito alla Brebemi non è altro che una parola vuota». Ne è convinto Dario Balotta, esperto di trasporti di Legambiente, che torna sul tema della Direttissima Brescia-Milano dopo l'annuncio del probabile avvio dei lavori a giugno.
«Il rilancio competitivo di Brescia e del Nord-Est - osserva - non dipende affatto dalla Brebemi. Ammesso che ci sia un rapporto tra velocità e crescita, nessuno lo ha mai provato. Tanto più che esistono zone del Veneto sviluppatissime nonostante una mobilità ''a passo d'uomo''». Per Balotta le imprese, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, avrebbero bisogno di «ben altro»: «non a caso in un recente incontro, sia il francese Sarkozy sia il britannico Brown hanno convenuto che per ridare competitività è necessario, piuttosto che sul cemento, investire in infrastrutture digitali, telecomunicazioni, nuove tecnologie, industrie verdi e difesa dell'ambiente».
Inoltre, aggiunge l'esponente di Legambiente, «la Direttissima non risolverebbe affatto i problemi esistenti: se infatti si analizza la domanda di traffico, si scopre che l'80% è di corta percorrenza, come dimostrano gli stessi dati che riguardano la A4. Di conseguenza veramente strategico è rafforzare la viabilità ordinaria urbana e suburbana dove il traffico è più intenso». In questo senso Balotta rilancia l'idea di realizzare circonvallazioni a Chiari e Treviglio e pensa pure alla risoluzione del nodo milanese: «Oggi, dopo che è stata realizzata la quarta corsia dell'A4, il problema non è tanto quello di raggiungere Milano, ma la viabilità di penetrazione nella metropoli. In questo senso non si capisce quale utilità potrebbe avere la Brebemi. Tanto più che la Tem (la Tangenziale esterna milanese su cui la direttissima dovrebbe sboccare, ndr) è in alto mare: i Comuni interessati al passaggio non hanno dato l'ok. In ogni caso credo si debba puntare con decisione sul trasporto su ferro».
Quello di Balotta non è però un «no» incondizionato a tutte le autostrade. Lo dimostra la sua posizione sulla Pedemontana: «Questa sì - taglia corto - che sarebbe un'opera utile: il traffico est-ovest non diretto a Milano non sarebbe costretto a passarvi comunque. Temo tuttavia che si troveranno non poche difficoltà a reperire le risorse per un progetto da 4,7 miliardi di euro».
Per l'ex sindacalista della Cisl Trasporti, senza Brebemi sarebbe inoltre possibile ripensare il tracciato della Tav Treviglio-Brescia: «potrebbe tornare ''in sede'' evitando ulteriori cesure nel territorio». E infine mette in luce infine un «meccanismo diabolico» nel capitolo finanziamenti: «nella convenzione tra Cal e Brebemi è previsto che venga applicata la legge Costa-Ciampi che prevede l'ammortamento solo parziale nel periodo di concessione. Alla fine dei 14 anni e mezzo, Cal bandirà una nuova gara e il vincitore si dovrà accollare anche l'eventuale debito residuo».

tedo 

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