martedì 6 novembre 2012

Il motosilo si scopre in apnea «L'eco-mostro è stato inutile»

MONTISOLA. A Peschiera Maraglio tiene banco il dibattito sulla gestione delle due ruote
Legambiente critica la struttura: «Meglio costruire piccole tettoie»

Nei giorni feriali il parcheggio per motocicli di Peschiera Maraglio è sempre sovraffolato: dentro, occupati i 114 stalli disponibili, stazionano infatti altri 50 due ruote a motore. Una situazione pericolosa. Fuori, invece, allineati nelle vie adiacenti, si contano dai 100 ai 130, fra scooter e ciclomotori. «Il motosilo, insomma, ha fallito il suo obiettivo: dare un ricovero coperto e sicuro alle due ruote motorizzate dei pendolari locali». Questa almeno la conclusione tratta dal circolo di Legambiente Basso Sebino a 14 mesi dall'apertura del parcheggio di Montisola. Una struttura costata insieme alla «gemella» di Carzano 1.030.000 euro. Al posto di entrambe, secondo Legambiente, «era meglio realizzare piccole tettoie, molto meno costose e di minor impatto sull'ambiente». Il motosilo di Peschiera Maraglio è entrato in funzione nell'agosto 2011. Da allora, racconta Legambiente, «è letteralmente preso d'assalto dal lunedì al venerdì, tant'è vero che, esauriti i 114 posti disponibili a norma di sicurezza, sono quasi sempre una cinquantina in più le moto posteggiate all'interno illecitamente, e altre 100-130 trovano da sostare negli spiazzi adiacenti, dato che su Peschiera gravitano circa 300 motoveicoli al giorno». Una struttura insufficiente, dunque, oltre che, per Legambiente, «costosa e mostruosa. I cinquanta scooter che trovano rifugio nell'«eco-mostro» in più, sarebbero a parere dell'associazione ambientalista un potenziale ostacolo alla fuga delle persone e all'evacuazione dei mezzi in caso di incendio. «Il sindaco- sostiene Dario Balotta, presidente del circolo di Legambiente Basso Sebino - è responsabile della corretta gestione della rimessa e, considerato il suo sovraffollamento, dovrebbe preoccuparsi di installare quanto meno un dispositivo luminoso che segnali quando è al completo». Se si rispettassero le regole, a stare ai calcoli di Legambiente, per strada ci sarebbero perciò 180 ciclomotori. «Il bilancio dell'operazione- rincara la dose Balotta- è negativo anche sotto l'aspetto economico, dal momento che, oltre al denaro speso per le infrastrutture, il Comune di Montisola e la Comunità montana stanno sostenendo i costi di una causa intentata da tre privati cittadini che hanno trascinato in tribunale i due enti pubblici per il mancato rispetto delle distanze regolamentari tra il motosilo e le loro abitazioni, le quali di conseguenza hanno perso di valore e non godono più, come in precedenza, della vista del lago».
BRESCIAOGGI 30/10/12

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