04/09/11. Questa mattina, ad Orzinuovi, alla concessionaria Bossoni, sulla lenese Legambiente Bassa Bresciana ha organizzato un sit-in di testimonianza per rispondere a tutti coloro i quali continuano a vedere nella realizzazione di “BRE.BE.MI e della corda molle un’opportunità di sviluppo economico”. (Gli organizzatori del convegno tenutosi all’interno della concessionaria)
Abbiamo voluto ribadire con la nostra presenza che il parere di Legambiente è opposto: in termini macroeconomici questi due miliardi di euro (di cui circa la metà attinti dalle Casse Pubbliche) spesi per BRE.BE.MI
non costituiranno per l’economia regionale un investimento produttivo ed intelligente, né tanto meno creeranno posti di lavoro.
Diversamente sarebbe avvenuto se fosse stato attuato il progetto alternativo proposto e condiviso da una cinquantina di sindaci dalle province di Bergamo e Milano, nei primi anni del 2000, che prevedeva il raddoppio della storica “Rivoltana” e della SS11, con una superstrada tra Chiari e Caravaggio.
L’obiettivo di una mobilità di merci e persone che sia sostenibile, interconnessa, sicura ed integrata che offra un miglioramento capillare delle infrastrutture presenti sul territorio lombardo, ci vede impegnati in prima fila.
La capannonizzazione selvaggia, distruttiva di suolo agricolo, in atto attorno a BRE.BE.MI dimostra che l’autostrada creerà nuovo traffico su gomma, senza distribuire quello già esistente.
Prima di ripetere errori macroscopici, chiediamo di confrontarci con le istituzioni e con la politica sul progetto del TAV (linea ad alta velocità Treviglio – Brescia) costossissimo, impattante ed estraneo ad un obiettivo di mobilità sostenibile.
Noi continuiamo a ribadire e riproporre il quadruplicamento dell’attuale linea storica ferroviaria MI – VE.
Durante la settimana di “Puliamo il mondo” (19 – 25 settembre) , quindi, organizzeremo un’assemblea sulla mobilità a Urago d’Oglio.
Per Legambiente Lombardia
Balotta Dario
Pellegrini Gabriele
Petrogalli Alberto
Bazzardi Valentina
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