martedì 23 agosto 2011

Bagni abusivi e vandalismo «Torbiere terra di nessuno»

Fonte : Bresciaoggi.it 20.8.11 

PROVAGLIO. Estate nera per la flora: i pioppi si ammalano e la vegetazione soffoca le paludi
La Schiribilla lancia l'allarme: «Roghi dolosi, furti e maleducati serve un giro di vite nella vigilanza per liberare l'oasi dall'assedio»

Le Torbiere sono sotto assedio. Una delle zone umide più suggestive dell'Europa sta diventando una terra di nessuno.
Se in prospettiva a preoccupare sono soprattutto le nuove normative regionali sui parchi che potrebbero fare da prologo a colate di cemento nell'area protetta è anche il presente monopolizzato da un'inciviltà diffusa a mettere a repentaglio la sopravvivenza della Riserva. Emblematica la moda che si è diffusa quest'estate: ignorando i divieti, sempre più visitatori si tuffano nelle acque delle Torbiere. La punta di un'iceberg di forme di bivacco che non rispettano l'ambiente nè il decalogo di comportamento fissato dal Consorzio di gestione della riserva. A lanciare l'allarme è l'associazione «La Schiribilla».
«Purtroppo ci risiamo - osserva sconsolato Angelo Danesi -: anche quest'anno sempre più persone scambiano la zona umida come un lido balneare. Continuiamo ad assistere a persone che fanno il bagno incuranti delle norme che regolano la fruzione dello spazio». Secondo Danesi è insomma rimasto irrisolto l'annoso nodo dei controlli.
«SIAMO CONSAPEVOLI che vigilare su una riserva naturale di simile estensione senza penalizzare la fruizione dell'oasi non sia una cosa facile - afferma il presidente dell'associazione -, ma è anche vero che di fronte all'escalation di episodi parenti stretti del vandalismo non si può sottovalutare il problema sorveglianza». A questo proposito Danesi fa riferimento all'incendio divampato nei pressi del Funtanì. «Non è chiaro che se le fiamme siano state appiccate volontariamente o si sia trattato di qualche visitatore imprudente che ha gettato un mozzicone di sigaretta ancora acceso o peggio ancora ha cercato di accendere un falò - afferma Danesi -. Dolo o colpa l'episodio è significativo».
MA LE CRITICITÀ NON SONO ancora finite. «Purtroppo – prosegue il portavoce della Schiribilla - c'è da registrare che alcuni pioppi sono attaccati da un parassita simile a quello che sta rovinando i castagni». Come se non bastasse in Riserva è presente pure il fenomeno dei furti di rame: le staccionate a protezione dei percorsi sono rimaste prive dei collarini.
«E non si tratta della prima razzia – ricorda Angelo Danesi -. Alcuni anni fa i ladri rubarono le lastre di rame che coprivano il tetto in lamiera di una postazione lungo il percorso naturalistico».
Il presidente della Schiribilla sottolinea anche il drastico calo delle presenze di alcune specie di avifauna migratoria e nidificante in zona.
«Inoltre – conclude Angelo Danesi - nella riserva prolifera velocissimamente la vegetazione palustre che invade gli specchi d'acqua. Fra questi, quelli meno profondi tra poco rimarranno all'asciutto. Insomma servono urgentemente dei correttivi». A partire dalla sorveglianza.
   Fausto Scolari
 

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