giovedì 26 maggio 2011

I treni per Malpensa? Semivuoti uno spreco da 42 milioni di euro

da LaRepubblicaMilano.it di giovedì 26 maggio 2011

Il convoglio da Cadorna è utilizzato solo per il 18 per cento della propria capienza e quello
dalla Centrale per il 7 per cento. La Filt Cgil: "Dirottiamo quei fondi sui treni dei pendolari"

di ILARIA CARRA

I treni da Milano a Malpensa viaggiano semivuoti. I milioni spesi inutilmente andrebbero impiegati sulle disastrate tratte dei pendolari. Lo chiedono a gran voce i sindacati dopo la diffusione dei dati fatta da Trenord. Sono circa cinquemila i biglietti staccati ogni giorno per il Malpensa Express, la navetta che collega Cadorna all’aeroporto. Su una capienza, però, di quasi 28mila posti: ogni treno viaggia pieno al 18 per cento, ma il resto dei sedili è vuoto. Ancor più basso l’affollamento dalla Centrale: 51 treni giornalieri a 7 euro promozionali che fanno la spola da inizio anno e che, su 21mila posti disponibili, ne occupano 1.500, il 7 per cento. Sono 130 i convogli che quotidianamente collegano Milano e Malpensa: ben che vada, i due servizi ferroviari, 42 milioni di costi annui compreso qualche contributo del Pirellone, viaggiano mezzi vuoti. E l’addio di Lufthansa Italia dall’hub nei prossimi mesi potrebbe ripercuotersi su un quadro già non proprio efficiente.

È stato lo stesso amministratore delegato di Trenord, Giuseppe Biesuz, a fare il punto aggiungendo che «i passeggeri dalla Centrale stanno crescendo a buon ritmo e siamo al di là dei piani che avevamo definito». Sarà. I passeggeri medi da Cadorna sono cresciuti del 67 per cento dal primo trimestre 2010 (l’anno scorso sono stati 1,5 milioni). Quest’anno potrebbero arrivare a 1,8, ma va messo in conto l’addio di Lufthansa Italia. In più, finora, è il pullman che ha avuto la meglio, con 2,2 milioni di biglietti staccati a 7,5 euro (salvo promozioni). Bus che fermano anche al Terminal 2, da cui parte Easyjet, primo vettore dello scalo. Senza dimenticare che per Malpensa viaggiano poi anche quattro Frecciarossa, deserti, e alcune corse della linea S10 del passante da Rogoredo.
Una «sovraofferta» per Dario Balotta di Legambiente, che attacca: «Per il Malpensa Express si usano mezzi, treni e uomini pagati con il contributo locale. Il flop di Malpensa è generalizzato: i treni mezzi vuoti, lo scalo costato 1,5 miliardi, la bretella Boffalora-Malpensa, costata 210 milioni e percorsa da 9mila auto al giorno contro le 90mila stimate». Nino Cortorillo, segretario lombardo Filt Cgil propone: «Già che viaggia mezzo vuoto, offriamo biglietti gratis dalla Centrale. È qui che bisogna concentrarsi, si disperderebbero meno risorse da dirottare ai pendolari, per cui a luglio scatta un nuovo aumento». Per esempio per quelli della linea S9: ieri, sul Milano LambrateSeregno delle 18.23 c’erano «finestrini chiusi, aria condizionata fuori uso e 40 gradi — racconta un pendolare — pensiamo alla situazione indecorosa in cui versa il servizio ferroviario». E intanto il Pd lombardo denuncia che sul sito di Trenitalia sono scomparsi gli orari dei treni regionali e i pendolari non riescono a comprare biglietti.

Raffaele Cattaneo, assessore regionale ai Trasporti, replica: «Le critiche a Malpensa sono sempre state che non aveva collegamenti, adesso sono troppi: prima le linee devono essere fatte e poi gli utenti arrivano, siamo sicuri che cresceranno ancora e sennò faremo aggiustamenti. Sulla Malpensa, poi, non è detto che l’abbandono di Lufthansa Italia provocherà un calo dei passeggeri».

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