giovedì 26 maggio 2011

Legambiente: "stop alla crescita dell'Aeroporto di Orio al Serio"


Bergamo, 26 maggio 2011 -L'associazione: "L’aeroporto non genera solo ricchezza, ma anche danni alla popolazione e al territorio". Chiesto un confronto con l'azienda che gestisce lo scalo. Annunciate nuove manifestazioni di protesta

 Stop alla crescita caotica dell’aeroporto di Orio al Serio. Questo l'appello di Legambiente, che ha organizzato nel capoluogo bergamasco un’assemblea con la partecipazione dei comitati aeroportuali dell’hinterland cittadino. Nel corso dell'incontro l'associazione ecologista ha presentato alcuni dati relativi ai grandi scali lombardi. In base a questi dati l'aeroporto orobico è il più stressato della regione.
Secondo Legamabiente ciò avviene perché su ognuno dei 331 ettari del sedime aeroportuale si sviluppano ben 260mila unità di traffico, contro le 221 mila di Linate che dispone di 452 ettari di suolo, le 166mila unità di Malpensa (su 1.246 ettari) e le duemila unità di traffico di Brescia (su 290 ettari).
‘’L’aeroporto non genera solo ricchezza, ma anche danni alla popolazione e al territorio - ha dichiarato Dario Balotta, di Legambiente Lombardia - La ricchezza generata è inferiore ai parametri internazionali in uso infatti con 8,6 milioni di unitàù di traffico (merci più passeggeri) si dovrebbero avere quasi 30 mila addetti alle attività aeroportuali, invece sono solo 22.500’’.
L'associazione ambientalista torna a chiedere un confronto con Sacbo, l’azienda che gestisce lo scalo di Orio al Serio e annuncia per settembre una nuova manifestazione di protesta. 

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