giovedì 8 settembre 2011

Ambientalisti in allarmeper le ruspe sul monte Guglielmo

FONTE :(BresciaOggi Giovedì 08 Settembre 2011 PROVINCIA, pagina 21)
LA PROTESTA. I lavori destinati alla posa dei cavi dell'elettricità
Ambientalisti in allarme per le ruspe sul Guglielmo

Non è piaciuto al circolo di Legambiente Basso Sebino l'escavatore al lavoro sul monte Guglielmo. Sta realizzando una trincea per interrare i cavi che porteranno l'energia elettrica a tre malghe, che producono latte e formaggi. «La spesa prevista è di 370 mila euro: perchè non s'è pensato invece di installarvi pannelli solari?», obietta Dario Balotta, presidente del circolo. A suo parere, lascia perplessi elettrificare «tre malghe che sviluppano la loro attività soltanto tre mesi all'anno. In primo luogo perchè quello è ambiente più adatto all'utilizzo di pannelli fotovoltaici, fonte di energia rinnovabile. E poi perchè c'è il rischio che, portata l'elettricità in cima al Gölem, si continui con l'allargare le strade d'accesso e togliere i vincoli. Insomma, non si vorrebbe che, dietro questo intervento che si giustifica come progetto turistico «le malghe in rete», si celasse un boomerang ambientale». L'attività edificatoria - il Sebino, con un 39,7%, ha un indice di urbanizzazione tra i più elevati della provincia di Brescia (36,5% l'Alto Garda, 34,1% la Valcamonica) - potrebbe risalire dal fondo valle alla cima dei monti? Una prospettiva da scongiurare, per Balotta. Secondo lui, per essere più ospitale il Guglielmo «non ha bisogno di infrastrutture «pesanti» ma di un retroterra attrezzato per il turismo sostenibile, fatto di impianti alberghieri e bed&breakfast, questi sì in rete, capaci di accogliere non solo gitanti domenicali, bensì turisti che oltre al Gugliemo visitino il nostro patrimonio architettonico, culturale e naturale».G.Z.

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