lunedì 22 novembre 2010

Polo logistico, c'è un nuovo carico di «no»

Fonte : www.bresciaoggi.it

AZZANO MELLA. Un presidio pacifico organizzato da Legambiente Bassa Bresciana ha visto anche la partecipazione di tanti semplici cittadini contrari al progetto. Dello ha raccolto altre 700 firme per fermare cemento e camion Gli ambientalisti sono decisi: «Arriveremo fino a Bruxelles»

Azzano Mella. Nella Bassa la febbre è sempre più alta, e a scatenarla è la reazione del «ventre» agricolo della provincia contro il polo logistico di Azzano Mella. Ieri pomeriggio erano un centinaio i cittadini che hanno sfidato vento e pioggia manifestando lungo la sp IX Quinzanese, proprio di fronte all'area nella quale una settimana fa sono iniziati i lavori per un centro stoccaggio merci tra i più grandi d'Italia e che dovrebbe essere gestito da «Esselunga». Lavori - lo ricordiamo - per ora bloccati da un decreto del Tar, che ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dai comuni di Capriano del Colle e Dello.
Un presidio del tutto pacifico quello organizzato da Legambiente Bassa Bresciana, visto che decine di cittadini (tanti i giovani) si sono limitati (dalle 14.30 alle 16) a reggere lunghi striscioni riportanti slogan contro l'opera. Pochissimi i rappresentanti delle istituzioni presenti: hanno fatto eccezione Roberto Bellan, consigliere di minoranza di Azzano, e Carlo Plodari, assessore alle Attività produttive a Longhena. Nessun problema, quindi, per l'intenso traffico.
La temperatura della rabbia popolare, però, è testimoniata dalle oltre 700 firme contro il polo raccolte in una manciata di ore sabato a Dello: si aggiungono alle 800 recuperate dal comitato contro il polo di Azzano Mella, e sommate a quelle raccolte nel prossimo futuro verranno portate in Provincia e in Regione.
«La gente è davvero arrabbiata - spiega Loretta Tomasoni di Corticelle di Dello, coordinatrice della raccolta di firme -, e sabato a Dello sono arrivati da tutti i paesi vicini per firmare la petizione; anche da Azzano». Quali sono le ragioni della protesta? «Io non appartengo ad alcun movimento politico e nemmeno a Legambiente: sono una semplice cittadina, una casalinga mamma di due figli che è davvero stanca di cemento e di opere calate dall'alto. La gente è contraria alla localizzazione: tutti sanno che la Quinzanese è già oggi intasatissima, e le centinaia di camion che arriveranno al polo logistico la bloccheranno del tutto. Per questo le persone firmano volentieri».
Per Gabriele Pellegrini, portavoce di Legambiente Bassa Bresciana, «il 90% della popolazione del territorio è contraria a questa operazione. Speriamo che lo capiscano anche i nostri politici». Pellegrini annuncia anche la prossima mossa: «Come già fatto per la centrale di Offlaga, andremo a Bruxelles, alla Commissione Europea, le cui linee di indirizzo in fatto di poli logistici sono chiare: vanno fatti vicino alle ferrovie, proprio per diminuire il traffico su gomma». La prossima tappa della protesta? Mercoledì alle 20.45 nell'oratorio di Capriano: parleranno i legali che hanno firmato il ricorso e il responsabile regionale per i trasporti di Legambiente, Dario Balotta.
Pietro Gorlani


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