domenica 21 dicembre 2008

Legambiente disegna la Sulzano del futuro

Bresciaoggi, domenica 21 dicembre 2008

URBANISTICA. Presentata un'osservazione al nascente Piano di governo del territorio

Legambiente disegna la Sulzano del futuro

Ieri, penultimo giorno utile, Legambiente Basso Sebino ha depositato in municipio a Sulzano un'osservazione al Piano di gestione del territorio in cui chiede l'estensione a tutta la riva lacustre della tutela prevista per il golfo di Vertine e il contenimento dell'espansione edilizia in collina.

«Il Comune deve salvaguardare più decisamente l'integrità del golfo di Vertine inserendo il relativo vincolo, ora scritto nel Piano delle regole, nel Documento di piano: insomma, va esclusa a chiare lettere la possibilità di realizzare a Vertine una marina da 400 posti barca come quella proposta dalla società Spazio group - spiega Dario Balotta, presidente del circolo Legambiente Basso Sebino -. Il Comune dovrebbe inoltre farsi protagonista di iniziative volte a preservare lo stato naturale di tutto lo spazio acqueo, coinvolgendo in esse gli enti comprensoriali e gli altri paesi rivieraschi».

Quanto ai nuovi volumi residenziali, stimati da Legambiente in 37.350 metri cubi, compresi i comparti autorizzati dal Prg vigente ma non ancora realizzati, vanno drasticamente ridotti in vista dell'adozione in seconda battuta del Piano di governo del territorio. E' stata l'abnorme offerta di case, secondo Legambiente, a innescare il processo migratorio che a Sulzano ha fatto salire i residenti, nel quinquennio 2001-06, da 1476 a 1876: adulti e anziani, in prevalenza.

«Un incremento del 27,10%, di tre volte superiore a quello di Provaglio, secondo paese per aumento demografico tra gli altri otto dell'area sebina presi in considerazione» sottolinea Balotta.

«Il Documento di piano - stigmatizza l'osservazione al Pgt di Legambiente - è tutto rivolto a sostenere la fattibilità di nuovi, inutili e ingiustificati interventi edificatori al fine di alimentare la valorizzazione della proprietà fondiaria e gli interessi degli operatori che si muovono attorno ad essa».

In tema di sosta, a sentire Legambiente, «la strategia impostata è da un lato contradditoria, perchè propone di aumentare gli spazi a parcheggio nel centro, e dall'altro è confusa, perchè la destinazione dell'ex cantiere della 510 a parcheggio pubblico d'intescambio, a Tassano, è solo un'ipotesi».

Spiega Balotta: «Vorremmo che, più che un'ipotesi, fosse un'indicazione precisa: ciò terrebbe aperta la possibilità di creare in futuro un servizio di bus-navetta che riduca l'ingresso nell'abitato dei veicoli».

Più salutare fermare le macchine in periferia, insomma.

G.Z.

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